“La Digestione è la base per l’intera salute” (Dr. Hulda Clark)

Questa semplice frase contiene tanta verità perché se digeriamo quello che riceviamo fisicamente ma anche emotivamente, non ci ammaliamo perché “digerire” significa assimilare, elaborare e smaltire, e perciò, come si suol dire, non avremo niente sullo stomaco da essere processato.

Ultimamente si parla molto della pulizia del colon, ma in realtà il colon è solo l’ultima parte del sistema digestivo e la salute e il corretto funzionamento del colon dipende direttamente da altri organi coinvolti nella digestione.

Dopo la prima fase di masticazione e salivazione degli alimenti in bocca, il cibo arriva nello stomaco dove inizia la seconda fase molto importante e da dove possono derivare molti problemi.

Qui avviene fondamentalmente la digestione, motivo per il quale se il suo rendimento è basso, la digestione delle proteine sarà incompleta e non saranno degradate in oligopeptidi e aminoacidi ma entreranno nella circolazione sanguinea sotto forma di polipeptidi antigenici. Questi genereranno una reazione immunologica e formerà antigeni.

L’acido dello stomaco attiva gli enzimi digestivi, denatura grandi molecole di proteine per facilitare la digestione. Disattiva allergeni e neutralizza sostanze nocive presenti negli alimenti.

Combatte anche i patogeni che entrano per via orale ed è indispensabile per il corretto assorbimento dei minerali, specialmente ferro e calcio. E’ pure necessario per il corretto assorbimento di tiamina (Vit B1) e acido ascorbico (Vit C) perché queste vitamine si disattivano in ambienti alcalini.

Ma la capacità di produrre acido cloridrico diminuisce drasticamente col passare degli anni.

Il pH dello stomaco di un bambino è abitualmente di 1,5 mentre quello di un anziano è di 4. Il pH dello stomaco varia tra 1 a 3, e perciò un pH 4 non è sufficientemente acido per digerire bene gli alimenti.

Una carenza di Hcl (acido gastrico) è associata a molti problemi. Carenza di ferro, anemia (a causa dello scarso assorbimento di ferro), l’osteoporosi, con conseguente diminuzione della parte di assorbimento di calcio, allergie generali e in particolare, allergie alimentari , e sindrome “leaky gut” . Persone con calcoli biliari spesso hanno una carenza, come anche i diabetici , persone con eczema, psoriasi, dermatite seborroica, la vitiligine, la malattia paradontale e i malati di cancro.

Purtroppo non ci può essere una corretta digestione intestinale senza una precedente buona digestione nello stomaco. Dietro a molte sensibilità alimentare giace una secrezione gastrica insufficiente.

Un metodo veloce per aiutare la digestione è l’assunzione di acido cloridrico disponibile principalmente come betaina cloridrica. Preso prima, durante e dopo i pasti, aiuta le proteine a scomporsi in peptidi e aminoacidi e i grassi in trigliceridi.

Questa farà in modo che il pH del chimo (miscela di alimenti e succhi gastrici che si forma nello stomaco) sia acido in modo che anche il pancreas e la cistifellea possano adempiere le loro funzioni digestive. Perché quando il chimo scende verso il duodeno, solo se il suo pH è acido permetterà alla cistifellea di contrarsi per riversare bile ed al pancreas di secernere i suoi succhi pancreatici, secrezioni alcaline che neutralizzano l’acidità del chimo.