Il funzionamento della terapia di bio-risonanza si basa sul concetto che la materia é energia condensata . Tutto ha la propria lunghezza d’onda o il proprio schema frequenziale.

I nostri organi, tessuti e cellule hanno anch’essi il proprio schema frequenziale. Trasmettono le loro lunghezze d’onda da un organo all’altro e in questo modo comunicano, autoregolandosi. Possiamo paragonare questa comunicazione con la comunicazione tra i cellulari telefonici che scambiano informazioni tramite frequenze specifiche.

Purtroppo anche i patogeni,come per esempio un batterio, o una tossina, ma anche un alimento ha la propria lunghezza d’onda, chiamato anche schema frequenziale specifico. Perciò un patogeno o elemento indesiderato come per esempio il mercurio sarà in grado d’ inviare interferenze tramite la propria onda di frequenza sulla stessa lunghezza d’onda delle cellule disturbandone la comunicazione , portando infine ad un malfunzionamento delle cellule.

Questo avviene tramite le nostre acque interne. Visto che l’acqua è dipolare, ha la capacità di formare i “cluster” (grappoli) memorizzando informazioni al loro interno e quando una sostanza nociva entra nel corpo, dei cluster di acqua si formano attorno ad essa memorizzando i diversi schemi frequenziali assieme con le informazioni corrispondenti della sostanza nociva. Queste informazioni possono rimanere anche quanto il portatore dell’informazione non è più presente; in altre parole le strutture dei cluster possono continuare ad esistere con informazioni impresse con un effetto di disturbo sul corpo.

Con la terapia di biorisonanza, i cluster vanno in risonanza con gli schemi frequenziali di terapia. Gli schemi frequenziali di interferenza vengono ridotti, i cluster si scompongono, le tossine vengono detossificate e gli schemi frequenziali gravosi vengono dissolti.

Le cellule possono di nuovo comunicare. L’autoregolazione e quindi anche l’auto-guarigione del corpo vengono rimessi in funzione.