Che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo” (Ippocrate)

L’Alimentazione

Il cibo riguarda tutto ciò che é vivente. Riguarda il nostro benessere fisico e mentale o le nostre malattie. Il nostro corpo dovrebbe istintivamente sapere quale cibo gli serva, quanto e quando. Nonostante ciò, sono state inventate centinaia di diete, da quelle per perdere peso a quelle per restare in salute. Spesso queste diete si contraddicono le une alle altre.

Possiamo perciò dire che l’argomento “cibo” é l’argomento più importante per la nostra salute, ma anche il più controverso.
Per non mettere delle regole fisse come fanno le diete, possiamo chiederci qual’é il principio per una giusta alimentazione?

Come ci alimentiamo é molto individuale e dipende da tanti fattori.Come principio primario, si dovrebbe mangiare quello che si riesce a digerire.

Digerire significa:

Trasformare il cibo in sostanze nutritive assimilabili dall’organismo ed eliminare gli scarti.

E’ compito del tratto intestinale digerire e assorbire le sostanze nutritive. In questo processo vari fattori sono coinvolti e una buona digestione inizia già in bocca con una buona masticazione e salivazione.
Molte persone non hanno acido gastrico a sufficienza per la trasformazione solida in “chimo” (liquido) e per l’eliminazione dei batteri nocivi presenti in ciò che ingeriamo

  1. E’ compito del fegato metabolizzare le sostanze nutritive e detossificare le tossine dell’organismo, cosa che potrà fare solo con un flusso biliare a sufficienza.
  2. Gli enzimi pancreatici non saranno attivati a sufficienza se c’é una carenza di bile.
  3. L’ intestino, senza un’adeguata quantità enzimatica da parte del fegato e del pancreas, non potrà assimilare correttamente le sostanze nutritive.
  4. I reni devono poter eliminare le tossine endogene prodotte.

I nostri organi potranno fare questo solo se:

  1. Cuciniamo dalla materia prima e non da prodotti precotti e imballati che spesso contengono solventi e altri inquinanti.
  2. Ci prendiamo il tempo necessario per mangiare.
  3. Assumiamo cibo fresco e meno contaminato possibile, a giusta maturazione effettuata naturalmente. In questo modo il cibo avrà una giusta polarizzazione, quella nord e una struttura molecolare che il nostro corpo riconosce ( di forma L).
  4. Ci alimentiamo tendenzialmente con mono diete ma variate, e alterniamo la nostra alimentazione in modo che il nostro fegato non si sovraccarichi dovendo metabolizzare sempre le stesse sostanze fenoliche, ricordandoci che diventiamo “sensibili” (intolleranti) a cibi che mangiamo sempre.
  5. Mantenendo un fegato “pulito” fa sì che la nostra bile scorra meglio e di riflesso anche i succhi pancreatici siano stimolati maggiormente, assicurandoci una migliore digestione.
  6. Ci si alza da tavola con sempre un pò di spazio nello stomaco, mangiare molto stimola troppo il succo gastrico che con il tempo si ridurrà con conseguenze di mal digestione.

Ricordiamoci che “Siamo quello che mangiamo”

 

Gli Allergeni alimentari

Gli allergeni alimentari contenuti nel cibo possano causare una reazione avversa da parte del corpo al cibo. Questo porta a infiammazioni e le infiammazioni renderanno permeabili le cellule ai batteri e agli agenti infettivi. Portano dolori e altri sintomi.

Cosa significa essere intolleranti o reagire in modo sensibile verso alcuni alimenti?

Significa non essere in grado di digerire completamente i cibi che si mangiano più spesso, quelli che il fegato, pancreas e stomaco non sono più in grado di digerire e detossificare.
I vari aspetti possono rendere il cibo allergenico:

  1. Il nostro corpo utilizza solo aminoacidi e fenoli di forma “L” che si trovano in cibo fresco  polarizzato a Nord. Il cibo invecchiato,invece, di lunga conservazione e spruzzato di pesticidi ha una polarizzazione sud e contiene una struttura molecolare di forma “D”.
  2. Continuando a mangiare sempre lo stesso cibo, senza dare una tregua al nostro fegato non gli permetterà di metabolizzare il cibo in questione e questo renderà il cibo allergenico. In questo modo anche i cibi “buoni” possono diventare “cattivi”.
  3. Come crescono, maturano e vengono cotti i vegetali hanno un’ influenza importante sui composti e i fenoli.
  4. Gli organi emuntori sovraccaricati.
  5. Parassiti, metalli e radioattività.