Già migliaia di anni fa l’argento era conosciuto per le sue proprietà disinfettanti e antibatteriche. Veniva messa una moneta d’argento nel latte appena munto come agente sterilizzante.

Cos’è l’argento colloidale?

L’argento colloidale è il risultato di un processo elettrolitico che, nell’acqua, tira particelle submicroscopiche di argento da un pezzo più grande di argento puro. Queste particelle sono tenute in sospensione da cariche elettriche molto piccole. Essendo utilizzato in particelle tanto minute, l’argento riesce a penetrare e percorrere più facilmente il nostro corpo.

Effetti

È stato dimostrato che l’argento colloidale è in grado di distruggere batteri, funghi, virus e anche cellule tumorali; riesce inoltre a stimolare lo sviluppo osseo e la guarigione delle ferite, comprese quelle provocate da gravi bruciature. Messo a confronto con l’antibiotico tradizionale, l’effetto dell’argento colloidale è più efficace e inoltre ben tollerato in quanto viene assorbito nella parte superiore del tratto intestinale, evitando così di alterare la flora batterica situata nella parte inferiore dell’intestino.

L’effetto dell’argento è specifico per le strutture cellulari. Le cellule che non possiedono una parete chimica resistente vengono sottoposte all’azione dell’argento, inclusi batteri e altri organismi che non hanno parete cellulare, come ad esempio i virus extracellulari. L’argento non ha alcun effetto sulle cellule mammarie dato che hanno un rivestimento cellulare totalmente diverso.

Effetti collaterali

Per la persona, l’argento ha una tossicità marginale. Due cucchiai da tavola al giorno, contengono una percentuale di argento inferiore ai limiti stabiliti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Argento colloidale e terapia Clark

La Dr.ssa Clark raccomanda l’uso dell’argento colloidale principalmente come antisettico, durante e dopo interventi dentali. Dopo i pasti sei gocce di argento colloidale sullo spazzolino e un cucchiaio come collutorio, per gargarismi o anche deglutito, sono particolarmente efficaci contro il Clostridio. Per alleviare il dolore il dosaggio raccomandato consiste nell’assunzione di un cucchiaio ogni 10 minuti finché il dolore non diminuisce, fino a un massimo di 120 ml nella situazioni più acute.

Per un uso normale:
2 cucchiaini da tè al giorno per tre settimane